METRO ART KIDS
METRO ART KIDS: APPRENDERE GIOCANDO CON L’ARTE, IN METROPOLITANA.
Se le Stazioni dell'Arte napoletane si configurano come «nuovi palcoscenici urbani», «spezzoni di teatro esterno dotati di un alto senso antropologico ed emotivo», come ha scritto l’architetto e designer Alessandro Mendini (La filosofia della Metropolitana di Napoli, 2006), per chi è chiamato a gestirle si pone il delicato compito di far vivere e sviluppare le potenzialità di questo progetto, favorendo una fruizione consapevole di opere ed architetture: sollecitare una relazione attiva con l’opera ed un processo autonomo di osservazione, riflessione e rielaborazione personale. Ciò può avvenire attraverso un racconto di qualità, che guidi e arricchisca l’esperienza percettiva, ma anche attraverso il gioco, la sperimentazione diretta.
«Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco», l’antico aforisma cinese che amava ripetere Bruno Munari, artista ed ideatore di un metodo laboratoriale ancora oggi tra i capisaldi dell'educazione all’arte, condensa il senso e l’importanza del laboratorio come momento centrale per la comprensione delle regole del linguaggio visivo e lo sviluppo della creatività.
A partire da questi principi teorici e con lo sguardo rivolto ai più consolidati modelli nazionali e internazionali, l’Azienda Napoletana Mobilità, con i suoi specialisti del settore, ha progettato i Metro Art Kids, percorsi educativi per arricchire l’esperienza di apprendimento, articolata in due momenti didattici: la visita alla stazione Toledo/Montecalvario e la sperimentazione di un’opera collettiva provvisoria. In entrambe le fasi la relazione con i piccoli partecipanti è volta a valorizzarne la partecipazione attiva e la capacità di autonoma rielaborazione.
Sotto la guida degli educatori, i bambini, muniti di penna e taccuino di viaggio, attraversano gli spazi metropolitani osservando con attenzione architetture ed opere, toccandone i materiali e appuntando sensazioni, pensieri, emozioni. La passeggiata culturale si trasforma così in un momento di esplorazione e di scoperta. Una ricerca che porta ciascuno a costruire propri significati e a confrontarli con gli altri. Al termine del percorso, nell’atrio della stazione Montecalvario, i partecipanti trovano ad attenderli lo spazio predisposto per il laboratorio e un’ampia scelta di materiali vari, tutti di recupero: cartoni, ritagli di riviste e quotidiani, scatole, plastiche, stoffe, foglie, pietre e qualsiasi altro oggetto o materiale da buttare che la fantasia suggerisca di poter restituire a nuova vita.
Info e contatti: [email protected]
Info e contatti: [email protected]